Fermo a San Giorgio

venerdì 25 maggio 2018

È il sole dell'ombra lunga
ai fiori che si chiudono;
l'aria sa dell'origano
così che ogni erba
quassù,
dita di un'infinita mano,
s'accarezza, e diventa voce
nell'unica imperitura ragione
di tramandare dell'origano
il profumo.

L'interessante fenomeno della valle che cade in ombra,
acne di costruzioni geminata tra nervature pulsanti,
innargenta il lago del riverbero delle nuvole;
la valle affida alla bruma il salire d'ognuna delle sue sponde
a costellarsi d'elettrico e diffuso, immobile specchio nero.

Come si può dire il mettersi seduti
in pace
mentre una chiocciola procede?
Non v'è nessuna lentezza, nessuna
saggezza;
preferisco commuovermi,
esplodere il cuore,
e smetterla immediatamente
di descrivere la sua
sconfinata bellezza.

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