Un panino

mercoledì 9 gennaio 2013

Entro in una bottega di quelle che hanno il profumo d’antico, tanto che la prima impressione, abituato come sono agli scaffali dei supermercati, mi fa sembrare le mensole abbastanza sguarnite. Nell’aggirare la cassa il proprietario mi dice “Sta distante!” con tono deciso ma simpatico; solo addomesticando l’improvviso spavento che mi ha suscitato (sono pur sempre le otto e trentacinque della mattina) ho guardato verso il bancone e ho visto il rimanente di un panino col prosciutto mangiucchiato e un bicchiere di spremuta. Ho sorriso e ho proseguito verso il banco frigo, sentendo poi anche il proprietario ridere di gusto insieme alle signora che stava pagando in quel momento.
         Saluto la moglie del proprietario, signora non troppo anziana e decisamente in gamba, anche se un po’ dura d’orecchi, che esce quasi improvvisamente da dietro la scaffalatura salutandomi senza espressione. “Buongiorno!” le faccio. Lei sale dietro al banco frigo e mi ascolta chiederle un panino con la bondola1, un panino morbido, un arabo. Resto in piedi ad aspettare la conclusione delle varie fasi di taglio, affettatura e imbottimento ed anche la signora sembra avere in sé quello stato d’animo d’attesa per cui oramai non si aspetta più niente di nuovo.
         “Eh”, esclama sospirando; “ah cari” aggiunge, ed io, per cercar di darle almeno un minimo di conforto senza però lasciarmi trasportare troppo sussurro un “eh sì”, che credevo si sarebbe perso nell’aria come questi tre puntini sulla pagina… La signora è esattamente dov’è, l’aria della bottega è fresca e le luci sono calde e vecchie; siamo circondati dalle cassette di frutta matura e odorosa e dalle confezioni dei beni alimentari, nuovamente rinnovati nei loro nidi sulle mensole, in un ricambio continuo e lungo come tutti gli anni di storia di quel luogo e di quelle persone. Non v’è tristezza in quella voce, in quell’atmosfera.
            “E com’ela2?” mi chiede.
“Mah, tutto abbastanza bene dai” le rispondo.
“Ah… vai a lavorare stamattina?” mi chiede. E non percepisco affatto questa domanda come invasiva, mi sembra solo naturale.
“Eh sì, dopo vado a lavorare”.
“Ben dai, finché ghe quela!3
Quindi mi passa il panino incartato. In una continuità estremamente armoniosa la signora mi porge ancora qualche domanda, incuriosita da quale sia la mia professione, sui luoghi nei quali lavoro. Rimasto l’unico cliente, si avvicina anche il marito ed insieme, quasi come se quel momento fosse necessario durante la loro giornata, mi raccontano di un ragazzo che conoscono, e che conosco anch’io, e di come l’abbiamo visto crescere nella sua malattia. La signora poi con la stessa naturalezza segue una ragazza appena entrata mentre il signore, il proprietario del negozio, resta a parlare con me. Mi accompagna alla cassa e quando tocca a una signora entrata poco prima io saluto, egli mi saluta e sua moglie anche.
Salgo in macchina, sono le otto e cinquantotto. Sorrido.





1  mortadella
2  come va?
3  finché c’è quello

Biblioteche: incredibile ma vero

lunedì 7 gennaio 2013

Sempre più spesso mi capita, nella vita di tutti i giorni, di trovarmi nella situazione di dover pensare a qualcosa, sia che si tratti di lavoro sia che si tratti di attività legate al volontariato, ma anche di cose riguardanti il mio tempo libero. Non così spesso però mi viene in mente che per quasi ogni argomento o idea che penso o che conosco attraverso l’esperienza esiste almeno un libro che ne parli. Reperire questo libro, o più libri, dipende quindi da sole due cose ulteriori: che voglia farlo e che conosca il modo e i mezzi.
            Oggi so che ho la possibilità di reperire i libri relativi agli argomenti che mi interessano, ma anche film in DVD, riviste, fumetti e altri documenti, senza doverli comprare. Infatti, per chi non fosse un abituale frequentatore delle biblioteche, ecco a disposizione di tutti il Sistema Bibliografico Provinciale di Verona (potete collegarvi al portale cliccando qui).
           Dopo essersi recati nella biblioteca del proprio comune ed essersi iscritti, ovviamente a costo zero, è possibile attivare l’account sul portale dell’SBP e quindi poter accedere alla rete che connette tutte le biblioteche della provincia, aumentando notevolmente le possibilità di reperire il titolo cercato o i libri sugli argomenti di interesse. Oltre ad un panoramica sui libri più letti, su quelli più richiesti o consigliati, è possibile effettuare una ricerca semplice ma anche impostare una ricerca avanzata incrociando quattro o più campi e diciassette voci totali. Un altro motivo di interesse è la community, un attivo spazio di condivisione all’interno del quale gli utenti possono scambiarsi impressioni e pareri sui libri letti.