Feeding Memory - Crescere nella Memoria

lunedì 25 marzo 2013

Questo è il primo post che con ufficialità, su questo blog, vuole rendere conto del progetto Feeding Memory e delle sue impressioni sino ad ora. Un po’ perché esiste già un blog relativo al progetto (qui) e un po’ perché ora, a metà del nostro percorso, possiamo parlare di argomenti concreti e non solo di disegni progettuali ancora da realizzare.
Da maggio del 2012 Rami tra i Capelli e Contemporanea.Lab, associazione di Villafranca impegnata nella diffusione e divulgazione della storia e del recupero delle radici storiche del nostro territorio, hanno iniziato una collaborazione stretta che ha visto l’impegno di soci di entrambe le associazioni nella creazione di un progetto educativo in ambito storico. Grazie a una lunga e attenta pianificazione che ha coinvolto molti membri delle due associazioni, è stata realizzata un’idea per la quale il metodo di ricerca storica, solitamente insegnato in ambito universitario e utilizzato dai ricercatori storiografici, può essere sperimentato, in una forma adatta, anche da studenti delle superiori, dando ai ragazzi che partecipano – questa è la finalità un'occasione in più di formarsi una mentalità critica rispetto alla realtà in cui vivono, grazie all’attuazione costante di un confronto tra l’esperienza delle fonti e la propria realtà quotidiana.
          Il progetto in sé è semplice: realizzare un video-archivio storiografico sottoforma di sito web, reso fruibile poi al pubblico di internet. Realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i comuni di Villafranca di Verona e Povegliano Veronese, il Liceo Enrico Medi di Villafranca, il progetto è dedicato a tutti quegli studenti, prevalentemente di quarta e quinta superiore, che si dimostrino interessati e vogliano provare ad appassionarsi alla storia svolgendo una vera indagine storica, ma anche a tutti gli anziani che si presteranno ad essere intervistati. L’argomento indagato invece, vero fulcro attorno al quale ruota l’idea del progetto dal punto di vista educativo, è “Affettività e amore negli anni ’50 e ‘60”, ossia la mentalità delle relazioni vissute dagli adolescenti di allora. La parte profondamente formativa quindi è quella che riguarda la realizzazione delle interviste: i ragazzi, che durante tutta la durata del progetto (8 mesi) sono affiancati da un educatore e da un supervisore storico, acquisiscono nella prima parte del progetto una formazione importante e necessaria, sia dal punto di vista degli strumenti per la ricerca storica sia da quello degli strumenti per la conduzione dell’intervista e della gestione della relazione con l’intervistato. Ogni intervista è allora fonte orale preziosa e inesplorata (si sentono poco racconti di questo tipo), che fino ad ora ha dato dei frutti insospettabili e incredibilmente affascinanti: la storia delle mentalità sa catturare e risvegliare allo stesso tempo.
È allora compito dei ragazzi prepararsi al colloquio sulla base della teoria, è compito loro preparare una scaletta di domande appropriate e sempre passibile di modifiche, ricercare ed invitare persone di sessantacinque anni o più e fare in modo di curare molteplici aspetti per rendere la relazione con questi ultimi positiva.
       La chiave del progetto è l’incontro tra generazioni che sono molto, forse troppo, distanti tra di loro ma che, e lo scopriamo dopo ogni nuovo incontro, possono stabilire un canale aperto e ricchissimo di messaggi e stimoli nuovi e mai scontati. Solo con una modalità simile ogni ragazzo può attuare il confronto, che risulta produttivo in quanto è operato sulla propria esperienza e con i propri parametri. Anche la scelta di un periodo di attuazione progettuale così lungo non è casuale, ma necessaria affinché il percorso possa essere assimilato nel profondo, grazie alle interviste ma anche a discussioni di gruppo, revisione delle fonti, lavoro decisionale e un adeguato tempo dedicato all’importantissimo aspetto dell’educazione non formale.
            Attualmente il progetto si trova nella fase più attiva, cioè quella della realizzazione delle interviste; finora la griglia di domande preparate per l’indagine ha dato buoni riscontri e gli argomenti e i fatti narrati dai testimoni si svelano attraverso la bellezza di ricordi che sono incredibilmente nitidi. Per ulteriori informazioni e per seguire gli sviluppi del progetto potete leggere gli aggiornamenti settimanali sul blog feedingmemory.