Questo è il primo post che con
ufficialità, su questo blog, vuole rendere conto del progetto Feeding Memory e
delle sue impressioni sino ad ora. Un po’ perché esiste già un blog relativo al
progetto (qui) e un po’ perché ora, a metà del nostro percorso, possiamo
parlare di argomenti concreti e non solo di disegni progettuali ancora da
realizzare.
Da
maggio del 2012 Rami tra i Capelli e Contemporanea.Lab, associazione di
Villafranca impegnata nella diffusione e divulgazione della storia e del
recupero delle radici storiche del nostro territorio, hanno iniziato una
collaborazione stretta che ha visto l’impegno di soci di entrambe le
associazioni nella creazione di un progetto educativo in ambito storico. Grazie
a una lunga e attenta pianificazione che ha coinvolto molti membri delle due
associazioni, è stata realizzata un’idea per la quale il metodo di ricerca
storica, solitamente insegnato in ambito universitario e utilizzato dai ricercatori
storiografici, può essere sperimentato, in una forma adatta, anche da studenti
delle superiori, dando ai ragazzi che partecipano – questa è la finalità – un'occasione in più di formarsi una mentalità critica rispetto alla realtà in cui
vivono, grazie all’attuazione costante di un confronto tra l’esperienza delle
fonti e la propria realtà quotidiana.
Il
progetto in sé è semplice: realizzare un video-archivio storiografico
sottoforma di sito web, reso fruibile poi al pubblico di internet. Realizzato
in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, i comuni di Villafranca
di Verona e Povegliano Veronese, il Liceo Enrico Medi di Villafranca, il
progetto è dedicato a tutti quegli studenti, prevalentemente di quarta e quinta
superiore, che si dimostrino interessati e vogliano provare ad
appassionarsi alla storia svolgendo una vera indagine storica, ma anche a tutti gli anziani
che si presteranno ad essere intervistati. L’argomento indagato invece, vero
fulcro attorno al quale ruota l’idea del progetto dal punto di vista educativo,
è “Affettività e amore negli anni ’50 e ‘60”, ossia la mentalità delle
relazioni vissute dagli adolescenti di allora. La parte profondamente formativa quindi
è quella che riguarda la realizzazione delle interviste: i ragazzi, che durante
tutta la durata del progetto (8 mesi) sono affiancati da un educatore e da un
supervisore storico, acquisiscono nella prima parte del progetto una formazione
importante e necessaria, sia dal punto di vista degli strumenti per la ricerca
storica sia da quello degli strumenti per la conduzione dell’intervista e della
gestione della relazione con l’intervistato. Ogni intervista è allora fonte
orale preziosa e inesplorata (si sentono poco racconti di questo tipo), che
fino ad ora ha dato dei frutti insospettabili e incredibilmente affascinanti:
la storia delle mentalità sa catturare e risvegliare allo stesso tempo.
È allora compito
dei ragazzi prepararsi al colloquio sulla base della teoria, è compito loro
preparare una scaletta di domande appropriate e sempre passibile di modifiche,
ricercare ed invitare persone di sessantacinque anni o più e fare in modo di
curare molteplici aspetti per rendere la relazione con questi ultimi positiva.
La
chiave del progetto è l’incontro tra generazioni che sono molto, forse troppo,
distanti tra di loro ma che, e lo scopriamo dopo ogni nuovo incontro, possono
stabilire un canale aperto e ricchissimo di messaggi e stimoli nuovi e mai
scontati. Solo con una modalità simile ogni ragazzo può attuare
il confronto, che risulta produttivo in quanto è operato sulla propria
esperienza e con i propri parametri. Anche la scelta di un periodo di
attuazione progettuale così lungo non è casuale, ma necessaria affinché il
percorso possa essere assimilato nel profondo, grazie alle interviste
ma anche a discussioni di gruppo, revisione delle fonti, lavoro decisionale e
un adeguato tempo dedicato all’importantissimo aspetto dell’educazione non
formale.
Attualmente
il progetto si trova nella fase più attiva, cioè quella della realizzazione
delle interviste; finora la griglia di domande preparate per l’indagine ha dato
buoni riscontri e gli argomenti e i fatti narrati dai testimoni si svelano
attraverso la bellezza di ricordi che sono incredibilmente nitidi. Per
ulteriori informazioni e per seguire gli sviluppi del progetto potete leggere
gli aggiornamenti settimanali sul blog feedingmemory.
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