Art Pollution Fest - Tre mesi dopo

martedì 26 ottobre 2010


Vorrei cominciare dal nome, il cui senso per molti, magari, non è scontato come a noi che l’abbiamo partorito. Art Pollution significa inquinamento d’arte, vuole essere un modo un po’ alternativo di pensare una cosa che apparentemente non lascia spazio ad altre interpretazioni, come l’inquinamento. Anche l’arte, la creatività, la voglia di fare possono essere viste come “sostanze inquinanti” – ed è quello che ci auspichiamo, contagiando le menti e succhiandone la creatività per farla uscire, per metterla al servizio del desiderio di partecipazione, di inventare cose, manifestazioni, pensieri, modi d’espressione che, alla fine, provengano dall’originalità di ognuno, perché ognuno la possiede. Per questo il termine acquista un’accezione nuova, positiva.
Ma ci sono maniere diverse di intendere Art Pollution, come ci è stato dimostrato da quelli che hanno riferito la loro prima impressione sul nome. Tipo l’innegabile paronimia tra l’inglese pollution e l’italiano polluzione, per cui una polluzione artistica è ciò che ci sorprende senza rendercene conto, nel sogno, in uno stato di coscienza diverso dalla veglia ma che lascia un segno e quel sentore di soddisfazione onirica.
            E la nostra soddisfazione l’abbiamo avuta, noi dei Rami, perché la manifestazione, al suo debutto, ha visti coinvolti 13 gruppi musicali, più di 60 iscritti agli 8 laboratori proposti, 5 espositori artistici, la collaborazione con 6 associazioni e vari partner negli ambiti di ristorazione, service, pubblicizzazione e organizzazione, e il parco attivo e pieno di gente come da tempo non succedeva.
Oltre ai numeri però ricordiamo l’atmosfera che aleggiava nel parco, nei due pomeriggi assolati e brulicanti di energia, o la pace emanata dall’angolo relax con le poltrone e l’amaca tra gli alberi; lo strano e sorprendente impatto di una libreria tra l’erba e i rami, i gazebo ai lati delle stradine e il sottofondo dei soundcheck durante i laboratori.
            Dopo tre mesi da quella incredibile esperienza, non mi sento di aggiungere altro su ciò che è stato. Mi piacerebbe invece iniziare subito a spiattellare la miriade di idee che sono già nate per l’anno prossimo, ma temo rovinerei la sorpresa.

Per Art Pollution Fest 2011 proponiamo ai giovinastri di Povegliano e dintorni, nel caso ci fosse qualcuno interessato, una collaborazione con Rami tra i Capelli: lanciamo sin da ora l’occasione di prendere parte alla realizzazione della manifestazione, con l’opportunità di dire la propria sia sugli aspetti organizzativi che su quelli logistici.
Per info scrivere a ramitraicapelli@gmail.com.

Foto Art Pollution Fest 2010 visibili qui.

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